In Sardegna ci si interroga sul futuro: al via ad Alghero gli Stati generali dell’editoria regionale. L’iniziativa si terrà tra il 15 e il 16 settembre prossimi presso la sala conferenze della Fondazione Alghero e all’Hotel Catalunya. L’organizzazione della manifestazione è curata dall’Adei, l’associazione degli editori indipendenti e dall’Aes, l’associazione degli editori sardi. Insieme a loro saranno della partita altre sette associazioni, a livello regionale, nazionale e persino internazionale, tra cui l’Associaciò del Pais de Valencia spagnola e l’associazione degli editori albanesi.
Già perché il tema è troppo importante e il futuro ha dimensioni ancora tutte da scoprire. Occorre, perciò, fare il punto della situazione. Tanto sulle grandi opportunità che si scorgono all’orizzonte, della quali tutti parlano. Epperò anche delle insidie, nascoste nei dettagli e, soprattutto, imposte dal caos scatenato sull’economia nazionale e internazionale dall’esplosione del conflitto tra Russia e Ucraina. Un dramma che viene subito dopo quello della pandemia.
Tra gli argomenti principali, ovviamente, ci saranno quelli di più stringente attualità. Che fare per risolvere i problemi, immensi, causati dall’avvitamento economico che ha spinto verso l’alto i costi dell’energia e dunque, a ricasco, quelli di tutte le materie prime necessarie a un settore delicatissimo come quello editoriale? Dalla carta fino al packaging. Sul piatto, inoltre, ci sarà il tema della riforma del settore. Una di quelle grandi opportunità di cui tanto si parla, da tantissimo tempo, ma della quale ancora si vede troppo poco. E, non meno importante, si getteranno le basi per costruire reti di dialogo e cooperazione, su scala europea, per fare massa critica e approfittare delle opportunità Ue. Insomma, in Sardegna si parlerà del futuro dell’editoria.
Tra gli interventi previsti per la giornata di lavori del 15 settembre ci saranno quelli di Giacomo d’Angelo (Streetlib), Marco Dotti (Università di Pavia), Sergio Polimene (Emons), Carola Messina (delegata Adei per il Piemonte), Africa Ramirez Olmos e Marian Val (Aepv), Petrit Ymeri (Associazione Editori Albanesi).
Secondo il presidente Adei Marco Zapparoli: “Proteggere l’editoria a carattere locale, proteggere la titolarità e la gestione dei dati, specie quelli anagrafici e statistici, che sono attualmente gestiti dai grandi gruppi, creare reti di scambio efficaci in tutta Europa sono obiettivi importanti per i prossimi anni”. Gli fa eco Simonetta Castia, presidente Aes e consigliere del direttivo Adei: “Il Forum sull’editoria rappresenta una preziosa occasione di confronto e mutuo scambio di esperienze e risorse, grazie alla quale i piccoli editori di un territorio e più in generale gli editori indipendenti possono cominciare a dare risposta alle esigenze di crescita e qualificazione che un settore in continua evoluzione richiede”.