In principio è la rete. Suggestioni comunicative per una società connessa

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Copertina libro PretoPerché un commissario Agcom sente la necessità di scrivere un libro?
Per rendere conto dell’attività svolta in questo momento di grandi mutamenti e di sfide che la rete determina, con grandi opportunità e grandi rischi per libertà e diritti. In questo tempo in cui tutto è in discussione, la legittimazione nasce dal confronto, dal dialogo, e non dal semplice potere scritto per tabulas. Quando viene il momento di esercitare questo potere ciò deve avvenire come servizio all’interesse generale e in rispetto dei principi, dei valori, dei diritti fondamentali.
Il regolatore è responsabile, non solo perché lo prevede la legge, ma perché vale per questa figura quell’etica della responsabilità che Max Weber affida ai regolatori, ai decisori. Con questo libro l’autore non vuole andare oltre il ruolo del regolatore, ma semplicemente guardare ai diritti fondamentali, che necessitano di tutela anche – e anzi ancor più – nell’era di Internet.
Il punto fermo in tutto il percorso delineato nelle 288 pagine è la centralità dell’uomo, inteso nelle sue varie declinazioni: persona, cittadino, consumatore, minore. La centralità dei suoi diritti e delle sue libertà debbono essere tutelati nella rete e con la rete, la cui presunta virtualità non deve esimerla dall’applicazione di regole che valgono ovunque. I diritti validi per l’offline devono valere anche per l’online. Internet è davvero dono di Dio – a tutto vantaggio di democrazia, rappresentanza e pluralismo dei mezzi di comunicazione – se il regolatore, vera Autorità indipendente dal potere politico ed economico, si pone a tutela dei diritti del cittadino. Il suo compito però non si esaurisce in questo: deve altresì farsi carico di una regolazione che promuova gli investimenti, tutelando tutti coloro che intendono realizzarli.
Diventano così cruciali fattori quali la libera concorrenza tra operatori del mercato, la parità di accesso degli operatori alla rete, obiettivi posti dal legislatore europeo che debbono essere attuati. La concorrenza deve essere vista sempre come uno strumento per garantire agli utenti servizi migliori a prezzi equi, attraverso un migliore accesso alla rete e agli investimenti infrastrutturali. Questo affinché la rete possa realmente essere portatrice di crescita economica e di sviluppo, soprattutto in un Paese policentrico quale è l’Italia.
Una delle grandi sfide diventa allora quella relativa alla convergenza tecnologica per cui occorre garantire un level playing field comune. È infatti vero che la web tv apporterà grandi cambiamenti sulle modalità di fruizione. E a quel punto – quando Over-the-top players, broadcasters e Telco staranno sullo stesso schermo – le regole dovranno essere le stesse per gli stessi servizi forniti.
In questo contesto il ruolo di Agcom in quanto autorità convergente è fondamentale, operando in un sistema di multilevel governance in un concerto al quale partecipano Commissione europea e Berec. Per dirlo con una metafora: se lo spartito è la legislazione europea, il direttore d’orchestra sarà la Commissione che dovrà attenersi strettamente allo spartito deciso da Parlamento e Consiglio. In un tale quadro, e per fare sì che la sinfonia sia un concerto e non uno “sconcerto”, pare evidente che non siano ammesse libere interpretazioni.
Il libro non trascura di trattare neppure il rapporto di Agcom con la giurisdizione. Direttive europee e ordinamento nazionale prevedono il sindacato del giudice sugli atti dell’Autorità, al fine di evidenziare violazioni di diritti e interessi legittimi, senza per questo entrare nella discrezionalità tecnica dell’authority.
Le ragioni per le quali, tempi addietro, autorevoli giuristi militavano a favore del potere neutro delle autorità indipendenti a garanzia di un corretto svolgimento del mercato non sono affatto venute meno. Si potrebbe pensare, con l’autore del libro, che tali ragioni siano ora ancora più forti.

 


 

preto1 (2)L’AUTORE

Antonio Preto (1965), avvocato, è commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). Capo di gabinetto del vicepresidente della Commissione europea (2008-2012) e consigliere per gli affari giuridici e legislativi del presidente del Parlamento europeo (2007-2008), si è dedicato con passione all’integrazione del Mercato europeo e alla regolazione delle comunicazioni elettroniche. Ha svolto attività accademica presso atenei italiani e stranieri. È stato collaboratore ed editorialista de «Il Sole24ore» e «Italia Oggi» e di altri quotidiani tra cui «Il Foglio» e «il Riformista». È autore di numerose pubblicazioni. Per Marsilio ha già pubblicato Il Nordest in Europa. Le nuove sfide di un successo storico (1999, vincitore di vari premi) e, con Renato Brunetta, Quindici più dieci. Il difficile cammino dell’integrazione europea (2004).

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