Il mondo della pubblicita’ sul web in Francia e’ in rivolta contro la cosiddetta ‘tassa Google’, una tassa dell’1% per chi fa pubblicita’ in rete. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore il prossimo primo gennaio. ‘L’obiettivo e’ tassare i grandi colossi di internet che sfuggono al fisco francese ma, poiche’ tassa tutti senza eccezione, mette a rischio anche i piccoli attori francesi’, denuncia Marie Delamarche, direttrice del Sindacato degli inserzionisti online. I diretti interessati temono cioe’ un effetto negativo sull’economia francese.
Secondo il capo della commissione finanze, Philippe Marini, all’origine del dispositivo, la ‘Google Tax’ e’ ‘giusta perche’ la pubblicita’ in Tv e’ soggetta a tassazione e cosi’ deve essere anche per quella online’. Tassare gli inserzionisti e’ ‘l’unica soluzione – dice – poiche’ la maggior parte dei venditori di spazi pubblicitari online non sono in Francia’. Il dispositivo prende di mira, infatti, soprattutto i giganti del web come Google, Facebook, Microsoft e Yahoo che hanno per lo piu’ sede all’estero ed in paesi, come ad esempio l’Irlanda, dove la pressione fiscale e’ inferiore.
Se dovesse entrare in vigore, la tassa potrebbe portare nelle casse francesi tra i 10 ed i 20 milioni di euro. (Aduc)
La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…