“Sciopero” di 24 ore della sezione russa di Wikipedia contro la legge in fase di approvazione dalla Duma che punterebbe a creare una lista nera di tutti i siti con contenuti vietati, dalla pedopornografia all’estremismo. La legge è sostenuta da tutti e quattro i partiti ma ha suscitato le critiche dei difensori dei diritti umani e dei provider internet, secondo i quali si tratta di un tentativo di censura del web russo, oggi unico vero spazio di libertà nel Paese. “Se si seguono le previsioni e le parole degli emendamenti in discussioni si arriverà alla creazione in Russia di un corrispettivo del ‘Grande Firewall cinese”, si legge in una nota di Wikipedia. Il progetto di legge è nato sull’onda della scoperta di una rete di pedofili che diffondeva su internet materiale a luci rosse. La blacklist dovrebbe essere gestita da una agenzia federale nominata dal governo.
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…