“Sciopero” di 24 ore della sezione russa di Wikipedia contro la legge in fase di approvazione dalla Duma che punterebbe a creare una lista nera di tutti i siti con contenuti vietati, dalla pedopornografia all’estremismo. La legge è sostenuta da tutti e quattro i partiti ma ha suscitato le critiche dei difensori dei diritti umani e dei provider internet, secondo i quali si tratta di un tentativo di censura del web russo, oggi unico vero spazio di libertà nel Paese. “Se si seguono le previsioni e le parole degli emendamenti in discussioni si arriverà alla creazione in Russia di un corrispettivo del ‘Grande Firewall cinese”, si legge in una nota di Wikipedia. Il progetto di legge è nato sull’onda della scoperta di una rete di pedofili che diffondeva su internet materiale a luci rosse. La blacklist dovrebbe essere gestita da una agenzia federale nominata dal governo.