Murdoch ha sospeso, in Australia, la stampa di ben sessanta quotidiani locali. A motivare la discussa scelta del magnate, il fatto che, secondo i vertici della News Corp, l’azienda editoriale che ha proceduto alla decisione senza precedenti, non ci sarebbero sufficienti introiti e la mazzata finale sarebbe arrivata dalle restrizioni sulle pubblicazioni delle aste immobiliari. L’emergenza coronavirus, infine, avrebbe solo “decretato” uno stato di crisi tale che ha spinto NewsCorp a “chiudere” la stampa dei giornali locali. Tra questi c’è il Manly Daily, una sorta di simbolo della stampa locale australiana che non aveva mai mancato un’uscita fin dalla sua fondazione, nel lontano 1906.
Alla scelta seguiranno, ovviamente, licenziamenti di massa. E poco pare rassicurare la posizione espressa dai vertici NewsCorp che, come da prammatica, hanno spiegato di essere al lavoro per limitare i danni e di dover prendere decisioni del genere a malincuore. Intanto, ai lettori, è stato offerto un abbonamento online.
Però la polemica è destinata a suscitare un’ondata di indignazione: senza i loro giornali “di comunità”, le province australiane si sentiranno sempre più sole, più impoverite e meno incisive.
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