Secondo indiscrezioni il governo starebbe preparando un decreto ministeriale per sospendere le agevolazioni per gli abbonamenti postali ai giornali quotidiani e periodici. Dichiarazioni al riguardo sono arrivate, per il momento, da parte della Fieg che ha espresso la propria contrarietà. “Non è stata ancora attuata la disposizione di legge che impone a Poste, in assenza di concorrenza, un tetto alla compensazione per gli abbonamenti postali, commisurato al prezzo praticato al miglior cliente di servizi analoghi. La sospensione delle tariffe agevolate – afferma Fieg – che hanno finora lasciato allo Stato l’onere di ripianare la differenza tra tariffa piena e tariffa agevolata, avrebbe l’insostenibile effetto di far gravare sugli editori tale onere. E di farlo retroattivamente, e cioè imponendo la tariffa piena non rivista anche agli abbonamenti in corso retti da condizioni non più negoziabili. Sarebbe un pesantissimo aggravio di costi per i già difficili bilanci delle imprese che si avvalgono del servizio postale”.
La Fieg chiede invece che “si proceda ad un intervento che, in un ragionevole arco temporale, preveda una progressiva riduzione della misura dell’agevolazione medesima, fino al raggiungimento di un livello sostenibile per lo Stato e gli editori. Alla fine del processo di razionalizzazione e contenimento, le risorse pubbliche potrebbero essere mantenute allo stesso settore editoriale e gestite in un sistema che premi la diversità e competizione dei canali distributivi”.
La Fieg, conclude la nota, “è pronta ad un confronto immediato che possa condurre, contestualmente, alla riduzione degli oneri per lo Stato, attraverso la limitazione del campo di applicazione soggettivo ed oggettivo della tariffa agevolata spesso applicata a soggetti che non hanno nulla a che fare con l’editoria, e all’apertura al mercato dei servizi di recapito dei giornali in abbonamento”.
Luisa Anna Magri
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