La banda larga mobile in Amazzonia non è un sogno, è una realtà. Resa possibile dalla partnership tra Ericsson, colosso svedese delle telefonia, e l’operatore locale Vivo. In luoghi remoti, nei quali anche l’elettricità arriva ad intermittenza, è presente una connessione 3G rapida ed efficace. E si sta lavorando per lanciare la copertura LTE, quasi in parallelo con l’Italia (sic). Il progetto nasce dalla volontà di mostrare alle istituzioni il potenziale dell’investimento nelle tecnologie.
Come spiega Carla Belitardo, responsabile sostenibilità di Ericsson America Latina, il processo innovativo presuppone una intensa collaborazione tra gli operatori e gli istituti scolastici. Agli studenti vengono messi a disposizione strumenti tecnologici per approfondimenti e ricerche, ai dipendenti Ericsson il compito di far sì che della rete sia fatto un uso corretto.
Il progetto è partito nel 2009 con l’implementazione della prima antenna a Belterra, nello stato di Parà. In tre anni il commercio locale è salito del 74% e quasi la metà degli studenti (43%) hanno acquisito familiarità con il web . I numeri parlano chiaro: 44mila km quadrati della vastissima foresta amazzonica sono coperti dalla banda larga mobile. Cifre destinate ad aumentare.
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