Proprio mentre l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni rileva che nelle giornate di sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 giugno, vi è stato un significativo incremento degli spazi di comunicazione politica e di informazione sui referendum ad opera della Rai, Roberto Zaccaria, deputato Pd e coordinatore del Gruppo di ascolto sul pluralismo televisivo, fa notare che nel Tg2 delle 13 è stato fatto un errore sulla data dei referendum. «Un errore è un errore ma il dubbio su una regia è legittimo, visto che la stessa confusione è stata fatta qualche giorno fa dal Tg1 che poi il giorno dopo ha rettificato lasciando comunque incertezza negli ascoltatori», ha detto Zaccaria. Che molto ci sia ancora da fare lo dimostra la stessa comunicazione dell’Agcom che fa notare come si registrino ancora gravi carenze nell’informazione sui referendum, in particolare da parte del TG2.
«La Rai – spiega L’Agcom in un comunicato – dovrà trasmettere le tribune referendarie e i messaggi autogestiti, per ognuno degli ultimi tre giorni di campagna (8, 9 e 10 giugno), su tutte le reti generaliste (Rai Uno, Rai Due e Rai Tre), assicurando a rotazione per ciascuna giornata la collocazione su una delle reti nella fascia di maggior ascolto (dalle ore 18,30 alle ore 22,30). L’Agcom verificherà l’osservanza dell’ordine attraverso il monitoraggio giornaliero della programmazione e – conclude il comunicato – al termine del periodo di osservazione, farà la valutazione finale sull’ottemperanza da parte della Concessionaria all’ordine impartito. In caso di mancata osservanza, saranno applicate le sanzioni previste dalla legge».