La Finanziaria 2010 è passata al Senato per l’ok definitivo. La seduta in Commissione Bilancio comincia alle ore 10 di questa mattina, mentre la discussione generale in Aula comincerà questo pomeriggio.
Le importanti novità introdotte nel testo, durante l’esame in Commissione alla Camera, potranno essere confermate dal Senato oppure modificate, attraverso la discussione dei 100 emendamenti presentati.
Il comma 61 dell’art. 2 reca un’interpretazione dell’art. 20, comma 3ter,
del decreto-legge 223/2006, concernente i contributi per quotidiani e
periodici organi di partiti o movimenti politici, nonché dell’art. 1, comma 460,
della legge 266/2005, relativa alle condizioni necessarie a partire dal 2006 per
accedere ai contributi per quotidiani e periodici editi sia da cooperative di
giornalisti sia da organi di partiti o movimenti politici. Esso precisa che le
disposizioni citate si intendono riferite alle imprese e alle testate ivi indicate che
abbiano i requisiti richiesti “anche se abbiano mutato forma giuridica”.
Il comma 62 dell’art. 2 limita l’erogazione dei contributi e delle provvidenze all’editoria all’effettivo stanziamento di bilancio, prevedendo, ove necessario, il riparto
proporzionale dei contributi tra gli aventi diritto.
Il comma 237 dell’art. 2, reca un’autorizzazione di spesa di 50 milioni di euro per il 2010, per il finanziamento delle emittenti radio-televisive locali previsto dall’articolo 1, comma 1244, della legge finanziaria 2007.
Il successivo comma 238, prevede che la copertura finanziaria delle norme in favore delle emittenti locali venga assicurata attraverso le disponibilità derivanti dalle revoche totali o
parziali delle agevolazioni per le aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 488/1992.
Comma 245 reca l’approvazione della Tabella C, in cui vengono determinati gli stanziamenti annui delle leggi di spesa permanente, di natura corrente e in conto capitale, la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria.
In particolare, al Ministero dello sviluppo economico è riconosciuto un incremento di 11,4 milioni nel 2010 e di 9,3 milioni sia nel 2011 che nel 2012.
Antonietta Gallo