È stata respinta, dal Tar del Lazio, la richiesta di sospensione del nuovo provvedimento con il quale l’Autorità per le Tlc ha posticipato, al primo ottobre, il blocco automatico delle chiamate per i servizi a sovrapprezzo (144 e affini). I giudici della III sezione ter, presieduti da Italo Riggio, hanno respinto la richiesta fatta dalle società Greentel, Dvbcom, Telemedico, Unitedcom, Punto, Edreams, e dal Costt (Comitato operatori servizi telefonici e telematici). Il provvedimento odierno segue l’iter che aveva portato, il 13 giugno scorso, gli stessi giudici amministrativi a sospespendere la delibera dell’Authority che prevedeva il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo a partire dal primo luglio. Nel provvedimento del Tar si legge che la nuova delibera dell’Autorità per le Tlc “nel differire i termini per l’attivazione automatica del blocco permanente delle chiamate e nel prevedere adeguate forme di informazione agli utenti sull’operatività del meccanismo del silenzio-assenso, fa venire meno il presupposto della misura cautelare, costituito dal pregiudizio grave ed irreparabile”.
Fabiana Cammarano