Il Tribunale amministrativo del Lazio, con la sentenza del 31 luglio 2012, ha stabilito che il Ministero per lo Sviluppo economico dovrà versare 1.500 euro al giorno a Europa 7, la tv di Francesco Di Stefano, fin quando non riesce a trasmettere dove e come promesso. Proprio il 25 luglio il deputato Antonio Lo Presti (FLPTP) chiedeva al Ministro Passera spiegazioni sulla condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo a risarcire a Francesco di Stefano la somma di euro 10 milioni per danni materiali e morali per avere atteso invano l’attribuzione delle frequenze per trasmettere Europa 7, decorsi 10 anni dalla concessione ottenuta a seguito di concorso pubblico espletato e concluso nel 1999. Per il Ministro Passera, non emergevano «responsabilità individuali quantomeno dal punto di vista della responsabilità amministrativa». «Le sentenze – rispondeva Passera – dei tribunali attribuiscono al quadro normativo non chiaro le responsabilità dei danni causati a Europa 7 e non a comportamenti di particolare gravità o dolosi da parte di rappresentanti del Ministero delle Comunicazioni». La sentenza del Tar, invece, recita: “Dichiara ineseguita l’ordinanza […] Nomina commissario ad acta per l’esecuzione mediante gli adempimenti e con la decorrenza stabiliti in motivazione, l’attuale direttore dell’Ispettorato territoriale della Liguria del Ministero dello sviluppo economico – dipartimento per le comunicazioni, senza facoltà di sostituzione. […] fissa la penalità di mora in 1.500,00 per ogni giorno di ritardo, a partire dal termine indicato in motivazione”.
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