Il Sole 24ore festeggia gli utili, Fnsi: “Ma taglia i compensi”

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Il Sole 24Ore esulta con il ritorno agli utili nel primo semestre ma incassa le critiche da Fnsi e Assostampa: “Festeggiano tagliando del 20% i compensi per i collaboratori”. I numeri del Gruppo sono stati comunicati dai vertici aziendali nel fine settimana scorso. Il primo semestre è stato chiuso con utili per 5,4 milioni di euro a fronte di un risultato negativo, nel primo semestre dello scorso anno) di 0,4 milioni. Dai numeri è emerso che i ricavi pubblicitari sono scesi a 42,7 milioni (-1,5) mentre scendono anche i ricavi editoriali (49 milioni a fronte dei 49,7 del primo semestre ’22). Ma le copie cartacee perdute vengono compensate, secondo l’analisi degli amministratori, dalla crescita dei ricavi digitali: +19,8%, 10,7 milioni totali. La gran parte arriverebbe dai prodotti legati alla formazione. L’Ebitda è positivo per 14,9 milioni di euro (positivo per 10,4 milioni al 30 giugno 2022), in miglioramento di 4,5 milioni. L’Ebit è positivo per 8,5 milioni di euro (positivo per 2,3 milioni al 30 giugno 2022), in miglioramento di 6,2 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 29,2 milioni di euro, in miglioramento di 14,6 milioni rispetto ai 43,8 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2022 Il patrimonio netto consolidato è pari a 21,3 milioni di euro rispetto ai 15,9 milioni al 31 dicembre 2022.

Numeri importanti, insomma. Che il Sole 24Ore celebra mentre i sindacati, con in testa la Fnsi non lesinano accuse e attacchi: “Buone vacanze! Il Sole 24 Ore celebra gli utili a +5,4 milioni di euro e taglia in via unilaterale del 20% i compensi delle autrici e degli autori del giornale a partire dal 1° agosto. La Federazione nazionale della Stampa italiana – continua il comunicato – non può accettare e non accetta tale condotta nel merito e nel metodo che, purtroppo, è invalsa in diverse aziende, le quali continuano a sottrarsi alla responsabilità di ripensare un modello produttivo che punti su qualità e dignità del lavoro, a partire dai meno tutelati”.

Ma non basta: “Il sindacato fa poi notare come su Twitter il presidente di Confindustria Carlo Bonomi plauda a “tutte le donne e tutti gli uomini del giornale che ogni giorno, con grande professionalità esprimono il meglio dell’informazione economica al servizio dei lettori del Paese” e l’ad Mirja Cartia d’Asero inneggia a “un intenso lavoro di una grande squadra”. Dove si collocano i collaboratori, i freelance? Contribuiscono o no a esprimere il meglio dell’informazione economica? Fanno o no parte di una grande squadra? Sono o non sono preziosi? I fatti contano, anche con i conti. Non le parole. Il quotidiano degli imprenditori, che sono anche editori, attua “risparmi” attaccando l’anello più fragile della filiera editoriale”.
Infine la conclusione: “La Fnsi, come sempre, è al fianco di collaboratori e freelance, assistendoli in tutte le sedi. L’informazione di qualità si fa solo a condizione di un lavoro dignitoso: per tutte e tutti. Ed è su questa base che si deve aprire il confronto per il rinnovo del contratto di lavoro alla luce dei consistenti finanziamenti pubblici al settore e dell’irrompere nel lavoro giornalistico dell’intelligenza artificiale”.

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