Editoria

Il pulitzer 2018 premia il giornalismo investigativo. Nella categoria musica vince il rapper Kendrick Lamar

Il premio Pulitzer 2018 ha premiato il giornalismo d’inchiesta e vince per la  prima volta nella categoria musica il rapper Kendrick Lamar. Il Washington post si è aggiudicato la prestigiosa onorificenza statunitense Pulitzer 2018 per l’inchiesta Russiagate e per lo scoop sugli abusi del senatore Moore, accusato di molestie nei confronti di ragazze anche minorenni.  I quotidiani New York Time e le New Jorker sono stati entrambi premiati invece per i servizi giornalistici sullo scandalo Harvey Weinstein colpevole di aggressioni e molestie sessuali, in cui sono stati coinvolte le più importanti celebrità di Hollywood, creatori del movimento #metoo. L’inchiesta del giornale di Washigton non è stata gradita dall’amministrazione Trump che ha definito lo scandalo Russiagate e le indagini su Moore fake news. I giornali Arizona Republic e Usa Today hanno conquistato il riconoscimento con una serie reportage sul muro che Trump vorrebbe costruire al confine con il Messico. Il premio Pulitzer fu istituito da Joseph Pulitzer nel 1017 ed è curato dalla Colombia University. La giuria è formata da 19 persone appartenenti al mondo dell’Informazione, del mondo accademico e letterario. I vincitori hanno ricevuto una ricompensa di 10 mila dollari, con l’eccezione del vincitore della categoria del bene pubblico cui è andata  una medaglia d’oro. “Ai vincitori del più importante premio di giornalismo va il merito di aver mostrato la forza del giornalismo Usa durante un periodo di profondi attacchi” – ha affermato Dana Harvey, la nuova amministratrice del Pulitzer – che alla Columbia University ha presentato i nomi delle testate e dei reporter premiati.  “Questi giornalisti coraggiosi e stimolanti e le loro testate sono imperterriti nella loro missione a sostegno del Quarto Potere. E’ un compito ancora centrale per una democrazia sana”. La novità dell’edizione 2018 è stata la premiazione del cantante  Kendrick  Lamar nella categoria musica con  il disco DAMN, primo rapper a conquistare la vittoria   in 102 anni di storia del premio.  L’album del cantante americano ha venduto tre milioni di copie e il musicista vanta collaborazioni con Rihanna e U2.  Kendrick Lamar Duckworth è nato il 17 giugno 1987 a Compton, un sobborgo difficile di Los Angeles. “Senza dubbio crescere in un quartiere difficile a Los Angeles, come Compton mi ha fatto fare i conti della realtà – spiegava il rapper – quando nasci in un posto del genere, non puoi nasconderti devi uscire di casa e confrontarti con quello che hai davanti, anche venirci a patto se necessario da questo punto di visto, se necessario fare hip hop. Da questo punto di vista significa soprattutto uscire di casa e raccontare ciò che succede. Se sono cambiato adesso che ho venduto mezzo milione di dischi. Direi di no, sono sempre il solito kendrick, il ragazzo che a fine giornata cerca di arrivare”. Il cantante del Pulitzer è stato vincitore del Grammy per album ALTRO.  Altra novità di questa edizione nella categoria cartooning è stato il premio assegnato ai due giornalisti Halpern e il disegnatore Michael Sloane del New York Time con il fumetto Welcome to the World. Il comic si snoda in venti brevi capitoli e racconta il drammatico viaggio di una famiglia di profughi siriani che entrano in Usa, anche questa inchiesta non è stata gradita dal presidente degli stati Uniti d’America. Non è la prima volta che il Pulitzer è assegnato a fumettisti, nelle edizioni passate, furono quattro celebri fumettisti Garry Trudeau (Doonesbery, nel 1975) Jolleis Feiffer (per i suoi lavori su the Village 1986) Berkley Breathed (Per Bloom County) e Art Spiegelman (per Maus 1992), Garry Trudeaud (per Doonesbury, nel 1975).

Marcella Losco

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