Il giornalista lombardo e vicino al Movimento Cinque Stelle si lascia andare a un clamoroso post razzista sul caso dei carabinieri di Piacenza. Il sindacato dei giornalisti campani ne chiede la radiazione, così come è accaduto – mesi fa – a un altro cronista, campano, Sergio Vessicchio, lasciatosi andare a una terrificante considerazione sul ruolo e le capacità delle donne-arbitro nel calcio.
Daniele Martinelli, se possibile, ha fatto anche peggio di Vessicchio. “Sei meridionali su sei. Ora qui nessuno dice che essere meridionale significa essere delinquente, ci mancherebbe”. C’è un però, eccolo: “Va ribadito che la predisposizione a delinquere e a fare del male, è solitamente propria di chi nasce, cresce e si forma al Sud”. E se questo non bastasse, ha aggiunto: “Del resto la camorra, la sacra corona unita, la ‘ndrangheta o la mafia […] non sono propriamente associabili alle mentalità tipiche del Piemonte, della Lombardia o del Veneto. Nessun valtellinese ha sciolto un bimbo nell’acido. Il siciliano Spatuzza sì”. Strano, davvero, che il M5s – che della difesa del Sud s’è menato vanto e tante parole (elettorali?) ha speso sul divario e la dignità di tutti (appunto, parole?) – tenga nel gruppo di comunicazione alla Camera dei Deputati (dal 2013) un signore che ha di queste idee.
Il Sugc ora è fermamente deciso a chiedere provvedimenti importanti. “Parole offensive, denigratorie, ovviamente del tutto infondate e inaccettabili, dalle quali emerge con chiarezza un gravissimo pregiudizio che chi svolge una professione difficile come il giornalista non può pronunciare né tantomeno scrivere. Per questo motivo il Sindacato unitario giornalisti della Campania presenterà nelle prossime ore un esposto al consiglio di disciplina della Lombardia per chiedere la radiazione di Daniele Martinelli”.