Oggi, sono più di 5.000 i canali televisivi disponibili nell’Unione Europea e Paesi candidati (Croazia e Turchia), secondo il rapporto dell’Osservatorio europeo sull’audiovisivo, pubblicato il 17 ottobre dal Consiglio d’Europa. Lo studio recensisce 381 canali terrestri nazionali, 2.473 canali nazionali accessibili via cavo, satellite o IPTV e 1.809 regionali e locali. La parte del leone spetta alla Gran Bretagna con 883 canali contro 300 della Germania, 284 dell’Italia, 252 della Francia e 199 della Spagna. Buono lo sviluppo dei canali tematici. Sono 333 quelli che si dedicano al cinema, 324 allo sport, 269 al divertimento e 238 ai generi musicali. L’informazione generale, economica e finanziaria dispone di 201 canali, mentre 189 si occupano di giovani, 135 di documentari e 110 di stile e modi di vivere. Infine, 103 si dedicano alle televendite, 69 a cultura ed educazione, 26 ai viaggi.
La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…