Il Governo è riuscito a mettere contro tutti i media. Ecco come funzionano i finanziamenti pubblici ad alcune Radio, che presentano domanda di contributi come organi di presunti Partiti. “I controlli? Praticamente inesistenti”.
«La caccia al tesoro è quasi divertente. Scusi, Daniele Marantelli, cos’è il movimento politico A Viva voce? Occhio perplesso: «Non ne ho la più vaga idea». Onorevole, lei ha certificato di rappresentare A Viva voce in Parlamento. «Io?». Per fare avere il finanziamento pubblico a una radio di Cremona. «Ah, sì… Me l’aveva chiesto il segretario regionale del partito. Ora è deputato, lo chiami e le dirà tutto».
Pronto, Luciano Pizzetti? Cos’è A Viva voce? «E io che ne so?». Redazione del quotidiano ‘La Provincia di Cremona’: «A Viva voce? Mai sentita. Che cosa dovrebbe fare? Politica?». Sì, politica, perché è proprio in quanto «organo ufficiale del movimento politico A Viva voce», i cui rappresentanti in Parlamento sono, «come da certificazione del segretario generale della Camera», i deputati pd Marantelli, da Varese, e Lucia Codurelli, da Sondrio, Radiondaverde di Cremona (qualche giornale radio locale, un po’di sport, politica zero) ha battuto cassa alla presidenza del Consiglio ed è stata ammessa ai finanziamenti per l’editoria: 200 mila euro.
A guardare i 12 milioni spesi dallo Stato nel 2006 per le Radio di partito (erano 10 milioni nel 2005, 8 nel 2004: crescita stabile di 2 milioni l’anno), Radiondaverde è una cenerentola. Radio Radicale: 4,431 milioni di euro. Ecoradio: 3,732 milioni. Radio Città Futura: 2,566 milioni. Radio Veneto Uno: 599 mila. Radio Galileo: quasi mezzo milione.
Le sei emittenti sono certificate come «organi di partiti politici rappresentati in almeno un ramo del Parlamento». Basta cioè che un parlamentare dichiari di esserne esponente e il gioco è fatto: fino all’80 per cento dei costi è coperto dallo Stato. Controlli zero.
Ora, non c’è dubbio che la Lista Pannella abbia una sua identità politica, e così pure Radio Radicale, che nel 2006, secondo l’Audiradio, vantava 545 mila ascoltatori di media. Quanto a Ecoradio, è un’emittente ambientalista abbastanza nota. Da tempo a Roma trasmette pure Radio Città futura. Ma del tutto ignoti alle masse sono i movimenti politici che permettono loro di accedere ai contributi.
Un esempio? Radio Città Futura, 31 mila ascoltatori medi nel 2006, è la voce di Roma idee. Chi conosce Roma idee? Nessuno. Inutile fare una ricerca su Google: compaiono solo i decreti di stanziamento di Palazzo Chigi. Ma a spulciare le domande di contributo (366 mila euro nel 2004, 1,7 milioni nel 2005) si svela l’arcano: a certificare lo status di Radio Città Futura come organo ufficiale di Roma idee, il 20 settembre 2006, è il presidente del movimento medesimo, Goffredo Maria Bettini, il grande tessitore del Pd veltroniano a Roma. Chi ha mai saputo che in Parlamento rappresentava non solo il partito ma anche (veltronianamente) Roma idee?
Nuova ricerca con Google su Bettini-Roma idee: nulla. Nulla per Roma idee-Zingaretti, l’attuale presidente della Provincia di Roma. Anche Nicola Zingaretti, infatti, ha generosamente dichiarato (attestato della direzione generale del Parlamento europeo, 16 ottobre 2007) di essere a Bruxelles in quanto «appartiene e rappresenta» il movimento bettiniano dal 2004.
A Renato Sorace, presidente del Cda di Radio Città Futura: lei ha notizie più dettagliate? «Roma idee fa convegni, fa iniziative…». E gli date voce? «Noi trasmettiamo 24 ore al giorno, siamo i referenti della Bbc in Italia. Facciamo informazione». Sì, ma la politica? «La Radio non è uno strumento militante ma uno spazio aperto. Diciamo che si colloca in un’area ampia del centrosinistra, siamo vicini al Pd. Ma da lì a definirci veltroniani o bettiniani…».
Anche Radio Galileo, di Terni, testata del movimento Cittaperta, dal 2004 riceve i fondi pubblici grazie a un suo esponente in Parlamento. Peccato che sull’annuario parlamentare La Navicella Leopoldo Di Girolamo, eletto in Umbria, risulti dapprima come deputato dell’Ulivo, oggi senatore del Pd. Cittaperta: nisba.
E Radio Veneto Uno, con sede a Treviso? Il proprietario è Roberto Ghizzo, più noto alle cronache locali come golfista che come editore politico. Però ha presentato domanda di contributo come organo di Liga Veneta Repubblica – Veneti d’Europa, poi diventato Liga Fronte Veneto Nord-Est Europa.
Il parlamentare Antonio Serena ha rappresentato la Liga veneta repubblica fino al 2005, poi è subentrata Simonetta Rubinato, attuale deputata del Pd: eletta nel 2004 sindaco di Roncade (Treviso) con la Margherita, e con la Margherita arrivata in Senato nel 2006, ha però dichiarato al segretario generale di Palazzo Madama di rappresentare ivi Veneti d’Europa – Nord-Est Europa. E vai coi rimborsi.
Ancora? Ecoradio è la Radio ambientalista capitanata da Marco Lamonica, guru italiano del cosiddetto biologico. Per l’anno 2006 si è candidata ai rimborsi come «organo di stampa del Movimento politico Italia e libertà». Poi, il 3 giugno dello stesso anno, è passata al movimento Comunicambiente. E chi li conosce? Ecco allora Paolo Cento e Marco Lion, deputati dei Verdi, garantire alla presidenza della Camera la loro appartenenza a Italia e libertà.
Pronto… Lion? «Io ho firmato solo per 1 anno, per sostenere una Radio vicina alle tematiche ambientaliste. Tutto regolare, ci siamo avvalsi della facoltà prevista dalla legge di formare un movimento politico». Grazie a cui Ecoradio nel 2006 ha avuto 3.732.141 euro.
«Io la parte economica non l’ho seguita».
In effetti Lion si è defilato presto, e così pure Cento. Ecco allora arrivare Cinzia Dato, Ulivo, e un altro verde, Massimo Fundarò. Pronto… Fundarò? Che cos’è Comunicambiente? «Mi coglie impreparato, così su due piedi». Ecoradio, i finanziamenti pubblici. «Abbiamo fatto convegni, abbiamo fatto diverse cose». Per esempio? “Ho capito dove volete andare a parare. Mi documento”».
(L. Maragnani)
C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…