Le grandi società di internet, come Google e Yahoo, proteggono a sufficienza i dati personali dei cittadini? E’ questa la domanda che il Parlamento europeo ha posto, nel pomeriggio di ieri, agli eurodeputati, a rappresentanti dell’industria pubblicitaria e a esperti di privacy.
Il fatto che le leggi sulla privacy differiscano di molto da Stato a Stato, mentre l’uso di internet non conosce confini, complica la formulazione di risposte definitive. Ma gli eurodeputati ritengono che un approccio comune europeo, anzi transatlantico, debba essere raggiunto con urgenza. “La legge comunitaria sulla protezione dei dati personali – ha affermato il Supervisore europeo per la protezione dei dati, Peter Hustinx – si deve applicare in internet, sia nelle operazioni on-line sia in quelle off-line. Le regole attuali provvedono alla salvaguardia dei dati”. Infatti, la tutela dei dati serve alla tutela delle persone reali. Se le persone per avere accesso a internet devono identificarsi per motivi tecnici, non possono rischiare di mettere in gioco dati personali, spesso inconsapevolmente.
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…
“Le piccole librerie continuano a essere garantite”: parola di Antonio Terzi, presidente del sindacato italiano…