«Un pacchetto di riforme strutturali», lo ha definito Mario Monti aprendo la conferenza stampa. Il premier ha spiegato che il decreto cerca di rispondere a due dei grandi problemi sul tappeto: «L’insufficiente concorrenza nei mercati e l’inadeguatezza delle infrastrutture». Per quanto riguarda il terzo grande ostacolo, «la complicazione delle procedure amministrative in tutti i campi», il governo procederà con un nuovo decreto la prossima settimana mirato alla semplificazione amministrativa.
Il ministro Corrado Passera è stato il primo a fare esempi delle aree di intervento citando il settore della distribuzione dei carburanti, le misure per favorire le piccole imprese operanti nel settore dei servizi pubblici e del trasporto, la separazione fra il soggetto che fornisce il gas (Eni) e quello che gestisce la rete distributiva del gas (Snam); separazione che consentirà «nuovi investimenti e un taglio dei costi» per i cittadini. Passera ha poi annunciato la sospensione per 90 giorni del cosiddetto beauty contest, la precedente gara per l’assegnazione (gratuita) delle frequenze tv, per valutare nel frattempo una diversa procedura redditizia per le finanze pubbliche.
Il ministro della giustizia, Paola Severino, ha spiegato gli interventi nel settore della giustizia, spiegando che per l’abolizione delle tariffe si è trattato solo di attuare una misura già stabilita dalla Legge Bersani, mentre per il preventivo obbligatorio la decisione è venuta per andare incontro al cittadino che potrà scegliere, quando deve ricorrere a un professionista, anche sulla base della convenienza economica. Per favorire i giovani e migliorare la qualità della preparazione è stata invece decisa l’introduzione del tirocinio nel periodo conclusivo del corso universitario.
Severino ha poi spiegato il ruolo dell’istituito Tribunale per le Imprese che «aiuterà l’economia» perché consentirà, ha detto il ministro, di «avere una giustizia efficace», processi più rapidi; quindi potrà creare «una grande attrattiva per l’economia e le imprese – anche straniere – che oggi sono danneggiate da una giustizia lenta». Il ministro ha poi spiegato che per quanto riguarda i notai è stato «previsto un incremento di organico di 500 unità».
Manuela Montella
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