Palinsesti personalizzati, file sharing, fruizione libera, multimedialità, nuovi schermi, nuovi contenuti, nuovo marketing. La tv del futuro che corre su internet è, come tutti i business emergenti, in divenire ma le premesse sono di tutto rispetto. La web tv permetterà, come affermato da Francesco Venturini, ingegnere di Accenture (azienda leader nel settore delle tecnologie), di «integrare computer e televisore in un’unica esperienza e gestire meglio, oltre ai servizi, anche i profili, le esperienze e i comportamenti del consumatore», una multimedialità che permetterà ad ognuno di costruirsi un palinsesto “ad hoc”.
Gianni Celata, docente di economia dei media all’Università La Sapienza di Roma, durante il convegno “Nuova TV vs Vecchia TV”, tenutosi il 6 luglio a Roma, ha affermato che la multimedialità digitale avrà un ruolo predominante e che influenzerà non poco la vecchia tv. Il business riguarda sia la tecnologia di supporto, su cui gli oligopoli della “tech industry” stanno investendo, che il nuovo modo di concepire il marketing della comunicazione.
Un esempio italiano del nuovo business è ‘Webtvbe4’, un aggregatore pugliese di web tv dove l’utente, in un solo click, trova un catalogo digitale diviso per canali tematici: dall’arte, allo sport, dalla scienza, al cinema. I creatori di questa piattaforma, Danilo Fioravanti e Carmine Loliva, vantano milioni di utenti giornalieri da tutto il mondo con potenzialità pubblicitarie altissime.
La tecnologia è pronta, il business è partito, resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri. E se fosse proprio internet la piattaforma che permetterà alla tv di assicurare il pluralismo informativo, svincolandola da ogni monopolio?
Egidio Negri
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