Il più prestigioso quotidiano newyorkese ricorda che il “principe editore” fu un fondatore nel 1976, insieme con il giornalista Eugenio Scalfari, del quotidiano La Repubblica, e l’ideatore di uno dei più importanti gruppi editoriali italiani, il Gruppo Editoriale L’Espresso. “Diede l’esempio per un’editoria libera e indipendente”, scrive il New York Times riportando le parole del biografo di Caracciolo, Nello Ajello, e “abbracciò la causa dell’antifascismo e della democrazia”, come sottolineato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il quotidiano traccia inoltre una breve nota biografica dell’editore, ricordandone le origini aristocratiche, la parentela con la famiglia Agnelli, la sua lotta nella Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la laurea in legge alla Harvard Law School. Il suo interesse per l’editoria, spiega Ajello al New York Times, era nato proprio negli Stati Uniti.
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