“È estremamente importante che le misure di emergenza non ledano i principi e i valori fondamentali sanciti nei trattati. La democrazia non può funzionare senza mezzi di comunicazione liberi e indipendenti. Il rispetto della libertà di espressione e la certezza del diritto sono essenziali in questi tempi di incertezza”.
Parole e musica di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione dell’Unione Europea che ha inteso far sentire la voce sua e dell’Europa sul momento politico che si sta vivendo in tante zone dell’Unione, prima fra tutte in quelle italiane. La Von der Leyen ha tuonato contro i provvedimenti che intendono limitare la libertà e il lavoro dei giornalisti: “Ora è più importante che mai che i giornalisti possano svolgere il proprio lavoro in piena libertà e in modo accurato, per contrastare la disinformazione e garantire che i cittadini abbiano accesso a informazioni essenziali”. Interessante che le parole della Von der Leyen arrivino qualche giorno dopo alcune polemiche che hanno coinvolto politici italiani, dal premier Conte al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, accusati di aver scavalcato l’appuntamento con le domande della stampa e di aver scelto la strada della “disintermediazione”, affidando i propri annunci a piattaforme social che, peraltro, sono anche soggetti giuridici di natura privata. Senza il vaglio dei giornalisti, soggetti chiamati professionalmente a setacciare le notizie vere dalle bufale, il web si infesta non soltanto di complottismi di varia natura ma anche di cose che, se non facessero piangere, sarebbero ridicole. Come definire, altrimenti, la fake news secondo cui far gargarismi con la candeggina terrebbe lontano il contagio da coronavirus?
Ma c’è anche un altro aspetto della vicenda che si fa sempre più delicato. Quando i cittadini potranno riprendersi la loro vita “normale”, uscire liberamente, frequentare luoghi e vivere senza paura anche al di fuori delle loro case? Certo, l’ultima parola arriverà dai medici e dagli esperti. Ma non è accettabile che misure di contenimento così limitative possano tenere in scacco i cittadini senza termini temporali. La Von Der Leyen ha affermato: “Le misure di emergenza devono essere limitate a quanto necessario e rigorosamente proporzionate e non devono protrarsi sine die. I governi devono inoltre garantire che siano oggetto di controlli periodici”.
Marina Pisacane
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