Il tema tanto discusso della norma ammazza blog, arriva anche al Festival di Perugia dove il ministro Severino è intervenuto sull’argomento.
Il ministro si è pronunciata sull’importanza delle regole a cui vanno sottoposti i blog, al pari delle altre forme di comunicazione.
In rappresentanza dei blogger erano presenti Alessandro Gilioli, Filippo Facci, Massimo Mantellini ed Alessio Jacona ,che ognuno a modo proprio, hanno difeso l’importanza del blog.
Per Gilioli è alquanto grave che il corrente governo tecnico non abbia capito il valore di democratizzazione, insito nella forma comunicativa del blog.
Gliloli sostiene che Il blog ha rotto il muro dell’aristocrazia culturale, ha consentito la pubblicazione qualsiasi tipo di contenuto e di opinione e dunque mettere paletti a questo tipo di interazione, vuole dire limitare la democrazia.
Mantellini invece sottolinea il valore temporale del blog come moderna forma di diario personale che raccoglie e conserva nel tempo riflessioni ed opinioni.
È intervenuto anche Alessio Jacona che pensa che il blog debba avere un ruolo che va oltre la dittatura dell’audience, quindi svincolato da etichette e definizioni.
Controcorrente ,come d’altronde è nel suo stile, Filippo Facci che fa un’analisi critica su quelle che definisce le nuove autostrade dell’informatica, strade a senso unico, senza uscita in cui l’utente si interfaccia con la realtà senza rimandi reali dello schermo.
La ragione come sempre sta nel mezzo, ma sarebbe opportuno che il governo riconoscesse la diffusione del blog come mezzo di comunicazione che spesso esce dalla dimensione intimista del diario personale per dare luogo a spazi di dibattito e di costruzione di opinioni fuori dal coro.
Ed è anche in questi spazi che si fa giornalismo ed informazione, sempre nel rispetto delle regole, con buona pace del ministro Severino.
Arianna Esposito