Nelle scorse settimane il direttore del Messaggero Roberto Napoletano ha inviato una lettera a tutti i collaboratori con la quale, lamentando lo stato di crisi del settore e i minori introiti pubblicitari, chiede a ciascuno un contributo personale straordinario pari al 10% dei compensi.
“L’iniziativa – si legge in una nota diffusa dal Sindacato nazionale dei giornalisti (Fnsi) – oltre a essere unilaterale, contravvenendo così alle basilari norme che regolano i contratti, secondo indiscrezioni avrebbe pretese di retroattività, a partire dal mese di settembre”.
“Non è tollerabile – continua la nota – pensare di colpire l’anello più debole e tuttavia insostituibile, già penalizzato dalla mancata applicazione del nuovo contratto, nella norma che prevede il pagamento dei compensi a 30 giorni dalla consegna degli articoli. Tutto ciò, poi, avviene in un contesto che vede i compensi fermi da cinque anni a fronte di un costante aumento del costo della vita, delle spese sostenute ogni giorno (e mai rimborsate) per telefonate, spostamenti in auto, della reperibilità notturna e festiva (garantita pur senza ricevere il compenso adeguato e dovuto)”.
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