L’Associazione Stampa Romana, in una nota, informa che il quotidiano Il Messaggero è stato condannato per “comportamento antisindacale” dal giudice Mariapia Magaldi con sentenza depositata il 24 agosto 2011. In particolare, secondo l’Asr, “il giudice ha riconosciuto come antisindacali i contenuti della lettera aziendale del 24 maggio scorso. La missiva intimava di svolgere l’assemblea di redazione soltanto in un determinato orario, pena una possibile trattenuta in busta paga, annunciando inoltre l’uso di vigilantes qualora i giornalisti avessero cercato di utilizzare, come storicamente hanno fatto, il salone della cronaca per svolgere la loro riunione”.
Il segretario della Asr, Paolo Butturini, rileva: “Non posso che esprimere piena soddisfazione per la sentenza e ringrazio l’avvocato Bruno Del Vecchio per il lavoro svolto. La decisione del magistrato civile ha accolto tutte le istanze del sindacato territoriale che si e’ mosso di comune accordo con il Cdr. In un momento in cui vengono messi in discussione i fondamenti stessi dell’azione e dell’esistenza del sindacato, la condanna subita da Il Messaggero deve essere un monito per chiunque cerchi di limitare, o peggio cancellare, i diritti dei lavoratori. Credo che azienda e direzione farebbero bene a riavviare una serena discussione con l’organismo sindacale di base. Soltanto corrette relazioni sindacali e professionali possono garantire quel confronto fra le parti attraverso il quale si migliorano i prodotti editoriali e si vince la sfida della crisi, esaltando e non deprimendo l’apporto di ciascuna componente aziendale, a cominciare dall’irrinunciabile ruolo dei giornalisti”. (AGI)