Superata la paura di non farcela più, ieri il Manifesto ha comunicato di aver raggiunto l’accordo al ministero del Lavoro che prevede una ripartenza del giornale comunista con 36 dipendenti fra giornalisti e poligrafici, mentre i rimanenti 34 faranno la cassa integrazione a rotazione. “Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo ogni giorno lavorato per raggiungere questo risultato e – si legge in prima pagina – ieri finalmente abbiamo firmato: dimezzati ma vivi”. Ma sono sempre tempi duri per l’editoria, soprattutto a sinistra dove si affollano nuovi e vecchi giornali che stanno per arrivare in edicola.
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A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…