La redazione del ‘manifesto’, domani mattina, terrà la propria riunione di redazione quotidiana in piazza Montecitorio per protestare con i tagli all’editoria previsti nella manovra economica. “Siamo arrivati al dunque: i tagli alla legge sull’editoria, il bavaglio con cui il ministro Tremonti prova a chiuderci la bocca, saranno scritti nel maxiemendamento della manovra economica. Il mondo dell’informazione, e i giornali in particolare, restano l’ultima spina nel fianco del regime mediatico berlusconiano”, si legge in un comunicato della redazione. “Vanno indeboliti, controllati, ridotti al silenzio. Siamo colpiti per mancanza di rigore e trasparenza (i soldi ci sono ma il governo vuole essere lui a scegliere come e a chi darli). Noi, insieme a un mondo politico-giornalistico-editoriale fatto di piccole e medie cooperative, aziende di partito o autonome come ‘il manifesto’ (senza padroni, né padrini, né partiti), non accettiamo il diktat”.
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