Editoria

Il Manifesto: “Bene Radio Radicale, ora impegno per i giornali in cooperativa e non profit”

Grande soddisfazione a Il Manifesto per l’approvazione dell’emendamento che salva Radio Radicale. Ma l’impresa è solo a metà. C’è da tutelare quel panorama vasto e, viste le condizioni in cui si trova a lavorare, eroico, dei giornali editi in cooperativa, delle voci delle minoranze e dei territori che, tra mille difficoltà, riescono a garantire un diritto costituzionalmente garantito quale è quello al pluralismo dell’informazione.

“Salutiamo con grande soddisfazione l’intervento in extremis del parlamento a favore di Radio Radicale. Un provvedimento provvisorio che impegna il governo a trovare una soluzione stabile per tutelare il diritto dei cittadini a essere informati sul lavoro delle istituzioni, dei partiti e movimenti politici, della magistratura”. Si legge nel comunicato de Il Manifesto, firmato dalla direttrice Norma Rangieri e dal direttore editoriale Matteo Bartocci che prosegue: “E’ il segnale che il parlamento, quando vuole, può tornare in prima linea a difesa del pluralismo al di là delle singole posizioni di parte”.

Ma c’è ancora tanto da fare: “Gli editori non profit e in cooperativa come “il manifesto” insieme a decine di altre testate locali e nazionali sono invece lasciate all’inferno dei tagli e bavagli. Chiediamo alle forze politiche di non lasciar cadere l’impegno dimostrato fin qui per la libertà di stampa e di ristabilire il diritto di fronte alle scelte del governo di turno”.

Quindi la stoccata ai soci di maggioranza del governo Conte: “L’accanimento dei 5 Stelle e di Di Maio contro i giornali in cooperativa sarebbe ridicolo se non fosse drammatico. Proprio il caso di Radio radicale dimostra che l’informazione autonoma e indipendente non può dipendere dall’arbitrio del momento ma deve trovare un quadro di regole e di risorse certo e stabilito solo dalla legge. La battaglia per il pluralismo continua”.

 

Salvatore Monaco.

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

9 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

9 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

3 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

4 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

5 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

5 giorni ago