Il M5s vuole la riforma della governance della Rai. Il presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai, la pentastellata Barbara Floridia, si fa portavoce delle istanze promosse dai soci di maggioranza dell’opposizione, ossia dal Partito democratico, e chiede di smantellare la partitocrazia a viale Mazzini. “Il Parlamento europeo ha tracciato la linea di non ritorno per la Legge Renzi sulla governance Rai. Adesso una nuova legge capace di recepire i principi del Media Freedom Act su pluralismo, indipendenza, libertà della stampa e contrasto alla spartizione politica del servizio pubblico, diventa una priorità per tutto il sistema politico italiano”, spiega Floridia. Che poi aggiunge: “Chiaramente, è un voto che non ci coglie impreparati. Già da tempo la commissione di vigilanza ha avviato un lavoro preparatorio che dovrà condurre le forze politiche agli Stati Generali del servizio pubblico, da tenersi dopo le elezioni europee, con l`obiettivo di arrivare a un modello condiviso di riforma generale e della governance da sottoporre al Parlamento e approvare in tempi congrui”.
Per Barbara Floridia, dunque, l’auspicio è “che alla luce del voto di oggi le forze politiche siano in grado di superare staccati ideologici e interessi di parte e lavorare all`obiettivo condiviso di tutelare l`indipendenza di un bene comune che è di tutti i cittadini come il servizio pubblico”. Altrimenti, spiega, “l’alternativa è continuare a fare polemiche inutili e lasciare la Rai in balia del governo di turno, con l’aggravante di infrangere la normativa europea”. Insomma, continuare a fare ciò che (anche loro al governo con Conte 1 e Conte 2) hanno già fatto ma che, dal momento che a Palazzo Chigi ci sono gli avversari, adesso non deve fare più “nessuno”.
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