Il libro, meglio di carta. La lettura? Per un italiano su tre è un momento di insostituibile relax. Pubblicati i risultati della ricerca Ipsos per Ivrea Capitale del Libro 2022, in occasione della consegna del Manifesto del libro al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. I numeri non mentono e restituiscono il quadro del rapporto tra gli italiani e la lettura. Un rapporto di odio e amore, condito da tanta pigrizia e molta passione. Il primo dato che salta agli occhi riguarda la mancanza di competenze (o semplicemente gli errori nella scelta del libro da leggere?) del 17% del pubblico italiano che faticherebbe, secondo la ricerca, a capire quello che legge. L’incidenza di questa fascia sale al 30% nel pubblico dei giovani tra i 25 e i 34 anni. Forse un problema di alfabetizzazione o, più probabilmente, la scelta di chi scrive che non sa comunicare o, ancora più verosimilmente, i lettori a volte (forse troppe) sbagliano i titoli e acquistano libri che non capiscono né capiranno mai. Un numero importante riguarda il fatto che l’11 per cento degli italiani non legge per pura, semplice pigrizia. Forse è tutto collegato.
Dall’altra parte della barricata ci sono i lettori appassionati: sono il 37%. Poi ci sono i grandi lettori, che scendono al 18 per cento. Tra questi, le donne fanno la parte del leone: il 22% di loro si ritiene composto da lettrici accanite.
La sorpresa sta nei numeri, eloquentissimi, legati ai supporti. Il 70 per cento degli italiani ritiene che il libro debba essere di carta, sia migliore se fisico. L’89 per cento preferisce sfogliarlo, sentire l’oggetto tra le mani. Tuttavia, il 63% degli intervistati ritiene ineludibile il progresso digitale: per loro, l’ebook, cioè i libri in formato elettronico, diventeranno la forma più popolare di editoria. C’è da dire, però, che c’è differenza tra ciò che si crede e ciò che si fa. E il libro, come la radio prima e il vinile poi, è destinato a vivere una nuova fase, una nuova giovinezza nonostante l’agguerritissima concorrenza digitale.
Come gli italiani scelgono i libri da leggere? Un quarto dei lettori italiani si fida delle indicazioni degli amici (25%), il 27% si affida, invece, all’esposizione delle classifiche di vendita in libreria, il 22% segue le recensioni web e il 20% si affida a radio e giornali. I giovani, invece, si fidano meno della classifica esposta e non ascoltano i consigli del loro libraio di fiducia. Dalla tv arrivano poche, se non nulle, indicazioni ritenute utili ai lettori.
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