La Gazzetta del Mezzogiorno è salva e “resterà” in Puglia: il gruppo Ladisa, attivo nella ristorazione e nell’agroalimentare, ha vinto la gara indetta dal tribunale di Bari tramite la società Ledi. Ora la gara è per riattivare al prima possibile le attività. Tra gli impegni assunti dal nuovo editore c’è quello di contrattualizzare i dipendenti, giornalisti e poligrafici, oltre che mantenere i livelli di tiratura e di qualità del giornale che da 133 anni informa i cittadini e anima il dibattito politico e civile nel Levante italiano.
La formula trovata è quella del fitto di ramo d’azienda che durerà fino alla fine del prossimo mese di luglio.
Esultano le sigle sindacali, Fnsi e Assostampa in una nota hanno salutato con soddisfazione “Il passaggio della gestione della Gazzetta del Mezzogiorno dalla Edisud dichiarata fallita alla Ledi, società del gruppo Ladisa”, sottolineando che questo “evita un esito disastroso sotto il profilo occupazionale e garantisce la necessaria continuità aziendale al quotidiano dei pugliesi e dei lucani”. Ma la partita, affermano i sindacati, non è finita: “Ha prevalso il senso di responsabilità di tutti, a cominciare dai giornalisti, nella consapevolezza che adesso si apre un’altra partita, ugualmente difficile”.
C’è ancora tanto da fare e Fnsi e Assostampa hanno spiegato che “va innanzitutto scongiurato il rischio che il passaggio dalla curatela fallimentare alla nuova società editrice possa provocare l’interruzione delle pubblicazioni, anche per una sola giornata”. E perciò: “sarà, inoltre, necessario rimboccarsi immediatamente le maniche per mettere a punto un piano industriale di rilancio che assicuri sostenibilità, tuteli l’occupazione valorizzando le professionalità e faccia crescere l’offerta informativa del giornale”.
Quindi gli obiettivi su scala più ampia: “Va potenziato il legame della testata con i singoli territori della Puglia e della Basilicata, che le gestioni del passato hanno mortificato e impoverito. Nella prospettiva della vendita all’asta della testata, si tratta di un passaggio ineludibile. Il sindacato dei giornalisti, a tutti i livelli, continuerà a portare avanti la battaglia per il futuro della Gazzetta, proseguendo nel confronto a tutto campo e senza pregiudiziali con il nuovo editore”.
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