Lo schema del nuovo piano di distribuzione dei contributi prevede innanzitutto la riduzione delle sovvenzioni postali. Secondo il Ministro, lo Stato dovrà col tempo porre fine a tale tipo di contributo e nello stesso tempo fare in modo che le tariffe per la stampa non aumentino troppo velocemente. La riduzione del contributo postale ammonta a 32,5 milioni di euro sul totale di 259 milioni annui previsti nel capitolato. Il risparmio, in previsione, servirà per finanziare progetti editoriali orientati verso il web. La novità consiste che questo fondo non sarà destinato soltanto agli investimenti specializzati per la stampa on-line, sia se si tratti di informazione politica o generale, ma anche a progetti di start-up editoriali non cartacei. Incluse le applicazioni per Tablet e smartphone. Il settore online dovrebbe inoltre beneficiare di una riduzione dell’iva dal 19,6% al 2,1%. Ma questo sarà possibile solo dopo il parere dell’UE sul provvedimento. Che avverrà con molta probabilità entro Settembre.
La seconda componente importante della riforma riguarda invece la distribuzione e le edicole. Nell’ambito delle semplificazioni atte ad un risparmio dei costi, il governo ha deciso di diversificare gli aiuti. Nelle zone più disagiate sono previste agevolazioni e contributi agli edicolanti in difficoltà che intendono convertire parte della propria merce in formato digitale. Il Ministro insomma si è accorto che allo Stato conviene dare meno contributi ai distributori e maggiore rilevanza alle edicole. Chissà cosa diranno ora quelli di Presstalis…
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