Il governo boccia l’idea di inserire i giornali nel Bonus Cultura

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I giornali non fanno cultura. Lo crede il governo che ha lanciato un’altra bocciatura contro la stampa. L’esecutivo gialloverde boccia l’ipotesi di estendere nel Bonus Cultura i costi per l’abbonamento alle testate giornalistiche.

La proposta, presentata dal senatore Andrea Cangini, già direttore del Resto del Carlino e del Quotidiano Nazionale, era sostenuta da Partito democratico e Forza Italia. Ma la premiata ditta M5S e Lega ha bocciato la proposta, cassandola col voto. Polemiche molto aspre per l’ennesimo provvedimento che pare andare nella direzione della mortificazione della stampa italiana. E in serata c’ha provato Vito Crimi a tentare una mediazione. “Non basta coinvolgere i 18enni, bisogna studiare provvedimenti che diano la possibilità di accedere ai contributi a tutti i cittadini”. Una bella lezione di benaltrismo che, in attesa della celebrazione degli “Stati generali dell’Informazione” che per i grillini dovrebbero superare la nozione stessa di giornalista, relegando questa figura al passato.

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