DeepSeek arriva in Italia e a darle il benvenuto è il Garante della Privacy. Che ha inviato una richiesta alle società che gestiscono l’app di Ai e, in particolare, a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence. Il garante fa sapere che “considerato l’eventuale alto rischio per i dati di milioni di persone in Italia, ha chiesto alle due società e alle loro affiliate di confermare quali siano i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica del trattamento, e se siano conservati su server collocati in Cina”.
L’autorità garante per la privacy, infine, ha chiesto a DeepSeek e alle società che la editano “che tipo di informazioni vengano utilizzate per addestrare il sistema di intelligenza artificiale e, nel caso in cui i dati personali siano raccolti attraverso attività di web scraping, di chiarire come gli utenti iscritti e quelli non iscritti al servizio siano stati o vengano informati sul trattamento dei loro dati”. La risposta alle domande dovrà arrivare “entro 20 giorni”. Intanto sia Google che Apple hanno eliminato l’app dai loro digital store. Ecco, questo è un fatto che davvero può preoccupare qualcuno in Cina.
Via libera al Dl cultura, il ministro Alessandro Giuli esulta e brinda alla “boccata d’ossigeno”…
C’è chi può e chi non può. Google, semplicemente, può. Anche in Italia, soprattutto in…
Alza la voce il Consorzio Media Freedom Rapid Response e sul caso Paragon chiede alle…
E niente, nemmeno la conduzione stringata e occhiuta di Carlo Conti riesce a sedare le…
Il governo deve confermare il bonus edicole, la proposta arriva dallo Snag, il sindacato nazionale…
Una conferenza stampa dei giornalisti per fare il punto sulle conseguenze e sull’analisi del caso…