Nei primi quattro mesi del 2022 sono stati venduti 32 milioni di libri nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione) per 469 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, in flessione rispettivamente del 2,5% e del 3,7% rispetto i primi quattro mesi dell’anno precedente. Ma rispetto al 2019 pre-pandemia sono state vendute 5 milioni di copie in più (più 17%) corrispondenti a 65 milioni di euro di valore a prezzo di copertina (più 16%). Le librerie fisiche, dunque, riprendono il loro spazio e guadagnano quote di mercato a scapito dell’online. Lo hanno affermato i dati rielaborati dall’Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazioni Nielsen BookScan e che sono stati presentati al Salone Internazionale del Libro di Torino durante il convegno “Il mercato del libro nei primi quattro mesi del 2022. Nuovi generi e formati, la rivoluzione dei canali e social network: dove va l’editoria”.
I dati, riferiti dall‘associazione italiana degli editori nel consueto report sul mercato del libro, L’editoria fanno ben sperare verso il ritorno alla normalità. Secondo le rilevazioni infatti nelle librerie fisiche sono stati venduti libri per un valore a prezzo di copertina di 245,8 milioni, nelle librerie online 201,7 milioni di euro, nella grande distribuzione 21,6 milioni. La crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019, registra uno stop. ;entre le librerie fisiche continuano a recuperare terreno dopo il crollo nel 2020 a causa delle chiusure dovuta alla pandemia. A livello di quote, secondo i dati, “le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online si ridimensiona al 43%, la grande distribuzione cala ancora fino al 4,6%”.
A trascinare la performance del settore è il boom del fumetto: “L’esplosione della vendita di fumetti ha un peso rilevante nell’andamento del mercato: senza di questi la flessione del mercato rispetto al 2021 sarebbe del 5,3% e non del 3,7%. Rispetto al 2019 pre-pandemia, senza i fumetti la crescita complessiva del mercato sarebbe stata del 10,8% e non del 16%”.
Un quadro positivo ma incombono le difficoltà del contesto economico: “Pesano sui risultati del 2022 l’aumento del prezzo della carta – oltre il 50% rispetto al gennaio 2021 – l’inflazione al 6,2% (dato di aprile) e il calo dell’indice di fiducia delle famiglie, passato dal 117,7 di dicembre 2021 a 100 di aprile 2022”.
Il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi ha dichiarato: “L’editoria italiana ha ben superato gli anni della pandemia ma adesso affronta un contesto economico caratterizzato dall’aumento dei prezzi della carta, inflazione, caduta dell’indice di fiducia dei consumatori. Sul lungo periodo, la sfida è conquistare nuovi lettori giovani che vanno raggiunti attraverso i canali di comunicazione da loro più utilizzati e con un’offerta editoriale e culturale in cui possano sempre più riconoscersi”.
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