I parlamentari dissidenti fanno notare che il post di oggi è stato spostato quasi immediatamente dallo spazio di apertura del blog e relegato in posizione più defilata. “L’uomo è furbo – nota un deputato molto critico – ma questo post sa tanto di presa in giro”. Un altro dei malpancisti ironizza citando quel “Houston abbiamo un problema” che Grillo, il 10 maggio scorso, usò sarcasticamente contro i suoi parlamentari a proposito del problema di “cresta” sulla diaria. Mancano ancora commenti di senatori come Luis Alberto Orellana e Lorenzo Battista che nelle ultime settimane hanno insistito molto sul problema della mancanza di una piattaforma per consultare la Rete. Anche se in ambienti grillini di Palazzo Madama, c’è chi non si scompone e osserva: “Come da previsioni…”. Mentre Daniele Grosso, tra i deputati più fedeli alla linea del Movimento, sminuisce la cosa e spiega: “L’applicazione è come se già ci fosse perchè noi ascoltiamo già la base. A me basta che uno mi scrive su Facebook e io faccio un’interrogazione su quell’argomento”. Ma i dissidenti non sono dello stesso pare e lamentano anche il fatto che si usi solo il blog di Grillo. Alla prossima assemblea porranno la questione e chiederanno spiegazioni. Richiesta che i dissidenti vorrebbero fare tutti insieme: ormai si definiscono, scherzando, “correntisti” per non confondersi con i dissidenti che sono spuntati a sorpresa anche nel Pdl. In ogni caso, molti dei 5 stelle sono scoraggiati per come funziona in Parlamento, per il fatto di non avere un ruolo decisivo, oltre a soffrire la poca democrazia interna nel Movimento. Ma in realtà, secondo quanto si apprende, sono scoraggiati anche li integralisti: alcuni di loro credevano davvero che il governo Letta sarebbe caduto e che si sarebbe tornati alle urne. Esaurita l’adrenalina degli ultimi giorni, in cui l’Esecutivo era in bilico, tornano a fare i conti con la realtà parlamentare nella quale – se ne rendono conto pure loro – in quanto opposizione non incidono. E non dispiace, così raccontano, l’idea di Grillo di abbandonare tutto se gli italiani, alle prossime elezioni, sceglieranno ancora Pd e Pdl. Un’idea condivisa perchè, spiega una deputata integralista doc, “vuol dire che l’Italia non ci merita”. Ma non e’ troppo presto per mollare tutto? “Se noi facciamo le battaglie, ma dietro non c’è nessuno, è inutile…”, è la risposta disincantata di un deputato.
fonte: Liberoquotidiano.it
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