Il decreto ristori e alcune modifiche ai contributi all’editoria

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Nella giornata del 18 dicembre 2020 la Camera dei Deputati ha approvato la legge di conversione del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137. Per l’editoria e per contrastare la situazione di crisi del settore, per le imprese che beneficiano dei contributi previsti dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 sono state introdotte alcune novità. In particolare, il contributo relativo all’annualità 2021 non potrà essere inferiore a quello percepito per il 2020 che, a sua volta, non potrà essere inferiore a quello liquidato per il 2019.

Inoltre, sempre per l’annualità 2021, il rapporto tra copie vendute e copie distribuite potrà essere pari al 25 per cento per le testate nazionali e al 15 per cento per le testate locali, in luogo della percentuale prevista dalla norma in annualità normali del 30 per cento per le testate nazionali e del 20 per cento per le testate locali.

Infine, per l’annualità 2020 viene prevista la possibilità di postergare il pagamento dei costi ammissibili entro sessanta giorni dall’incasso effettivo del saldo del contributo.

Non è stata, invece, approvata la proroga del taglio ai contributi diretti introdotto dal comma 810 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 185 che, pertanto, entra in vigore a far data dal 1 gennaio 2021 anche se per l’articolo anzi citato ne viene di fatto mitigato l’effetto.

 

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