Il decreto con le misure anti-crisi (e l’aumento dell’Iva per Sky) era stata già depositato al Senato e iscritto agli atti con il numero 1247. Ieri mattina, senza badare troppo alle formalità, il governo lo ha frettolosamente trasferito alla Camera nonostante le resistenze manifestate sin dal primo momento da Gianfranco Pini. È il risultato del pressing leghista nella cena dell’altra sera ad Arcore.
A fronte delle proteste e dei timori di Umberto Bossi per il progressivo slittamento del federalismo fiscale, Silvio Beriusconi è stato costretto a ribadire l’impegno: «Entro la fine dell’anno il testo Calderoli approderà nell’aula di Palazzo Madama ed entro gennaio ci sarà il voto finale in Senato». (Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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