“Il crepuscolo dei media” è un saggio di grande attualità sul declino dei mezzi di comunicazione tradizionali. Questi ultimi sono stati messi in ombra dall’avvento del digitale. L’autore, Vittorio Meloni, descrive una realtà ineluttabile, quella della svalutazione dell’informazione a favore della moltiplicazione delle fonti da cui essa proviene. I rimandi alle fake news, che condizionano i flussi informativi del nostro paese, è inevitabile. Il ruolo distributivo delle piattaforme sociali, con i suoi pregi e i suoi difetti, è innegabile. Serve adesso la realizzazione di un meccanismo per sconfiggere la diffusione della cattiva informazione. In Italia il problema è acuito da una non adeguata alfabetizzazione digitale.
Meloni descrive anche il difficile adattamento dei media tradizionali alla rivoluzione del digitale. Mancano modelli efficienti con cui vendere il prodotto informativo anche con il mezzo multimediale. L’autore propone l’esempio di grandi realtà editoriali estere, che dopo una fase di studio sono riuscite a cavalcare i venti del cambiamento. I social network rappresentano una vetrina imprescindibile per i quotidiani, che non possono più ignorarli, se vogliono rimanere al passo con le logiche di mercato. E questo, secondo Meloni, può avvenire solo con la produzione di articoli “nativi digitali”, e non realizzati prevalentemente per la carta stampata. Anche la pubblicità, altra grande fonte di ricavi dei media tradizionali, è ormai monopolio dei giganti di Internet. Quote sempre più crescenti di investimenti pubblicitari vanno a Facebook e affini, che in tal modo possono fare la voce grossa sul mercato.
L’autore affronta anche il tema della convergenza dei mezzi di comunicazione. Un fenomeno reso necessario dalla nascita e dall’ascesa di soggetti che propongono i loro contenuti in rete. Tali cambiamenti costringono i media tradizionali, come la televisione, a cercare un trait d’union con le nuove tendenze. E d’altra parte anche i newcomers puntano sempre più alla produzione di contenuti di tipo televisivo. E’ quindi necessario, per Meloni, un continuo interscambio tra le differenti realtà. Ciò che l’autore vede come destinato a rimanere inalterato, in una visione un po’ romantica delle cose, è il bisogno di capire il mondo attraverso l’informazione. Meloni chiarisce che le notizie restano notizie, indipendentemente dal mezzo con cui sono veicolate.
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