II Garante per le Comunicazioni può oscurare i siti responsabili di «violazioni sistematiche del diritto d’autore». E può mettere nel mirino le società stesse che forniscono connessioni a Internet. Queste società dovranno impedire ai clienti la visione dei siti fuorilegge anche quando situati all’estero. A queste conclusioni arriva il parere del Professore e Avvocato, ex Presidente della Corte Costituzionale, Valerio Onida, come lui stesso firma all’ultima riga del testo. Un parere reso, pare, dopo esplicita richiesta della stessa Autorità. Peccato che, proprio in questi giorni, l’Autorità guidata da Corrado Calabrò smentisce e aggiunge che il documento firmato dall’emerito costituzionalista e volto a legittimare de iure il coinvolgimento degli Internet Service Provider nell’opera di filtraggio dei siti online nazionali ed esteri sospettati di violare il diritto d’autore, sarebbe «un parere pro-veritate prodotto da Confindustria cultura nell’ambito della consultazione pubblica svolta dall’Autorità tra i soggetti interessati».
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