I giornalisti de L’Espresso si schierano col direttore dimissionario Marco Damilano. l’addio, dopo le notizie relative alla trattative intavolate da Gedi per cedere il settimanale al gruppo Bfc Media, è stato accolto con solidarietà e vicinanza da parte dei cronisti e dei redattori. Che hanno sposato le sue ragioni e le girano agli attori protagonisti della vicenda. E il comitato di redazione ha subito emesso una nota per esprimere supporto a Damilano a rilanciare le sue ragioni.
“La redazione dell’Espresso condivide pienamente le motivazioni delle dimissioni del direttore Marco Damilano, a cui esprime la sua totale solidarietà e che ringrazia per questi quattro anni insieme”. Questo l’esordio della nota con la quale il cdr ha espresso vicinanza e solidarietà al direttore dimissionario. “Esponendosi in prima persona, Marco Damilano ha dato risalto a una “decisione scellerata” che impoverisce il gruppo Gedi e l’intero panorama dell’informazione italiana. Recidere L’Espresso, la radice da cui è nato questo gruppo editoriale, mette a rischio la tenuta di tutta l’azienda”.
Ma non basta. “Siamo consapevoli dello stato di difficoltà in cui versa il giornalismo, ma Gedi è nel cuore di questa crisi, come dimostrano i numerosi avvicendamenti al suo vertice e alla guida delle sue principali testate. Un’assenza di strategia che ora si vuole far pagare all’Espresso”. Infine la promessa. “Noi giornalisti continueremo a difendere l’identità, l’anima e il ruolo civile, politico e culturale della nostra testata. Per questo la redazione è da oggi in stato di agitazione, e proclamerà le giornate di sciopero necessarie per impedire l’uscita del numero dell’Espresso attualmente in lavorazione”.
Il futuro de L’Espresso, dunque, è il futuro di una forma di giornale che ha fatto la storia della stampa. E non solo in Italia. Per i grandi gruppi editoriali, la “formula” del settimanale sembra non essere più appetibile. E un “precedente” è da rintracciare nella cessione di un altro “gigante” settimanale italiano. Cioé Panorama che, qualche anno fa, Mondadori ha deciso di passare al gruppo editoriale sorto attorno al quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro. Un trend che proprio Mondadori sta continuando a perseguire, cedendo testate periodiche sempre a Belpietro.