In tredici vanno via da Il Giornale, il comitato di redazione avvisa: “Non accetteremo piani che non tengano presente ciò”.
In una nota, il cdr del quotidiano milanese afferma: “Il Cdr e i giornalisti del Giornale, preso atto delle dimissioni di 13 colleghi per esodo incentivato (equivalenti a circa il 60% degli esuberi potenziali individuati dall’azienda), rifiutano ogni piano per i contratti di solidarietà che non tenga conto della riduzione del personale giornalistico già ottenuta”.
I motivi della posizione dei giornalisti: “Qualunque soluzione di quel tipo renderebbe molto problematica se non impossibile la realizzazione del quotidiano completo che i lettori e l’opinione pubblica si aspettano di trovare ogni giorno in edicola e costituirebbe una violazione del piano sulla base del quale l’azienda ha formalmente prospettato 22 esuberi potenziali”.
E ancora: “E qualunque soluzione di quel tipo produrrebbe anche l’effetto paradossale di far pagare ai giornalisti che restano il costo degli incentivi economici attribuiti a quelli che si sono dimessi”.
Quindi arriva l’invito: “Il Cdr coglie l’occasione per sollecitare l’azienda – per l’ennesima volta e con preoccupazione crescente – a elaborare e mettere in atto decisioni sulla base delle quali, in un programma di breve e medio periodo, risollevare le sorti del nostro quotidiano con particolare attenzione alla distribuzione in edicola e alla raccolta pubblicitaria”. Non manca, inoltre, l’appello a ripristinare la sede romana: “Il Cdr coglie altresì l’occasione per ricordare al direttore l’impegno ad affrontare con sollecitudine il problema del ripristino di un presidio giornalistico a Roma”.
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