Il caso P4 e le «intercettazioni Bisignani» scuotono la Rai e affondano il «pacchettone» di quindici nomine messo a punto dieci giorni fa dal direttore generale Lorenza Lei. La vittima politicamente più illustre si chiama Susanna Petruni, da mesi designata dal Tg2 dall’area pdl ma che non verrà nominata nemmeno domani. Il Consiglio voterà, probabilmente all’unanimità, la proposta della Lei di affidare pro tempore il Tg2 a Marcello Masi, attuale vicedirettore, come nuovo direttore ad interim dopo Mario De Scalzi.
La Lei ha capito che proporre nomine in questo quadro scatenerebbe solo tempeste.
Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza, chiede che la Rai faccia chiarezza su quanto emerge dalle intercettazioni a proposito di viale Mazzini: «Considero indilazionabile la
necessità che il vertice Rai operi una rapida operazione di
chiarimento in difesa del servizio pubblico e
dell’autonomia aziendale».
Molti gli interrogativi che devono essere sciolti: a che titolo il signor Bisignani si occupava di vicende gestionali
dell’azienda? Fino a quando ha continuato a farlo? Chi sono stati, oltre all’ex direttore generale Mauro Masi, i suoi interlocutori a viale Mazzini?
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