Categories: Notizie flash

Il calvario dei lavoratori di Sardegna 1 – Documento del Comitato di redazione

Lunedì 4 Novembre, alle ore 16.00, nella sede dell’Assostampa, in via Barone Rossi 29, a Cagliari, i lavoratori di Sardegna 1 Tv terranno un incontro-conferenza stampa sulla vertenza dell’emittente televisiva al quale sono invitati tutti i parlamentari eletti nell’isola. I lavoratori di Sardegna 1 Tv sono in assemblea permanente dal 3 ottobre scorso per protestare contro il mancato pagamento di 4 mensilità e il mancato versamento delle quote tfr a partire dal 2009. Preoccupa anche la cessione della televisione ad una società che ha subito mostrato di non avere risorse per gestire l’emittente.
Nel 2012, per venire incontro alle richieste dell’azienda e per evitare il licenziamento di 4 giornalisti, i dipendenti dell’emittente televisiva avevano accettato il contratto di solidarietà con una riduzione dello stipendio con punte del 33%. Nonostante questi sacrifici, aggiunti ad altri che nei precedenti anni avevano portato giornalisti e tecnici a svolgere diverse mansioni e ad accettare tagli in busta paga, la situazione non è migliorata e il 30 luglio scorso l’editore-banchiere Giorgio Mazzella, presidente di Banca di Credito Sardo (Gruppo Intesa), ha ceduto il controllo di Sardegna 1 a un dipendente, a uno degli editori del circuito televisivo nazionale 7 Gold e a un creditore.
Sandro Crisponi, Luigi Ferretti e Mario Tasca (quest’ultimo socio di minoranza e anche direttore della testata giornalistica) hanno acquistato l’emittente per 4 mila euro e hanno subito dichiarato di non essere in grado di pagare né le mensilità arretrate né gli stipendi maturati dal momento dell’acquisizione da parte loro dell’azienda. L’emittente vanta crediti nei confronti della pubblica amministrazione e attende la riscossione di questi crediti per saldare i debiti. I lavoratori di Sardegna 1 intendono portare la situazione a conoscenza del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento delle Comunicazioni per chiedere se la concessione delle frequenze televisive sia compatibile con una proprietà che dal primo giorno di gestione ammette di non essere in grado di pagare gli stipendi e punta solo sui contributi pubblici per la sua sussistenza.

   I 27 lavoratori di Sardegna 1 tv

Recent Posts

Libertà di espressione dei magistrati: una questione sempre più attuale anche in Italia

Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…

1 ora ago

Circolare n. 54 del 18/12/2025 – Contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai giornali

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…

16 ore ago

Antenna rassicura Gedi: “Rispettiamo la linee editoriale”

Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…

17 ore ago

Gedi, pure il Cnog chiede la golden power su Rep e La Stampa

Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…

17 ore ago

Il Crotonese: 45 anni di informazione cooperativa e indipendente a Crotone

In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…

2 giorni ago

Sostegno all’informazione, Fnsi richiama il governo: “No al gioco delle tre carte”

Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…

2 giorni ago