Ma vediamo come.
Secondo quanto riportato dalla rivista “Forbes”, a farla da padrone sono i social network. In testa c’è Facebook con 65 milioni di utenti, a seguire Twitter con 41 milioni di “cinguettanti” followers e per finire Youtube che conta un’ingente fetta di utenti.
Numeri, quelli evidenziati per il paese latinoamericano, secondi solo a quelli statunitensi e che riflettono l’alto tasso di penetrazione social all’interno del Brasile.
A quanto pare il fenomeno è in piena ascesa. La media di tempo che ogni utente carioca trascorre su Facebook è aumentata di 535 minuti al mese solo negli ultimi tempi.
C’è da dire che in fatto di numeri il Brasile ha dalla sua una popolazione che conta 199 milioni di persone, una densità che segue a ruota gli Stati Uniti e che, tra le altre cose, contribuisce, sia pure in parte, ad una tale “densità” tecnologica.
Complice di questa tendenza è anche il governo locale che ha di fatto adottato una politica a favore dell’alfabetizzazione digitale, estendendo l’uso di Internet a gran parte della popolazione con il risultato che circa 100 milioni di Brasiliani usufruiscono del web ed entro il 2016 si punta a raggiungere l’80% degli abitanti.
Si tratta di un piano di penetrazione digitale volto anche a livellare le distanze non solo geografiche ma anche sociali tra le più remote aree rurali del paese e quelle invece interessate da maggiore benessere.
Ma chi sono i competitor della repubblica sudamericana?
Levando gli Stati Uniti, sono ben pochi i paesi che seguono gli stessi obiettivi della nazione della Rousseff, se solo si pensa alle barriere digitali vigenti in paesi come Cina ed India che soffocano ogni tentativo di accesso alle piattaforme social.
Quindi al momento sembra proprio che i social media guardino nettamente e sempre più con favore alla repubblica dei platani.
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