Contrariamente a quanto era stato annunciato in un primo momento, l’Agcom ha fatto sapere che non è ancora pronto il Regolamento che sancisce le norme sul diritto d’autore on line.
A fare questa precisazione, è stato Antonio Preto, commissario Agcom, che, in una nota ha precisato che l’Autorità Garante delle comunicazioni sta lavorando in tal senso, ma che, per la stesura di un vero e proprio testo normativo, si è ancora in una fase embrionale. Ecco perché l’Agcom ha organizzato, a Roma, il 24 e 25 maggio prossimi, un Forum con dibattiti, tavole rotonde ed incontri ai quali sono stati invitati giuristi ed esperti, sia italiani che internazionali. Obiettivo dell’incontro: riuscire, attraverso le analisi, gli studi e le proposte concrete dei professionisti, ad imbastire le nuove regole sulla tutela dei contenuti sul web.
La realizzazione di un vero e proprio regolamento, giusta o sbagliata che sia (il dibattito sul diritto d’autore è ancora apertissimo), appare, in questa fase, un argomento di stretta attualità se si considera che proprio di recente gli Stati Uniti, nel loro Report Special 301, hanno inserito l’Italia nella “Watch List”, una specie di lista nera in cui sono finiti tutti quei paesi che, a detta degli States, non sarebbero in grado di garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, soprattutto via internet. Ora, “Report” a stelle e strisce a parte, il confronto sta prendendo piede anche in Italia, dividendo la platea degli “interessati” tra quanti sono favorevoli alla tutela incondizionata della proprietà intellettuale e quanti, all’opposto, spingono verso una liberalizzazione più marcata del settore. A prescindere dalle rispettive posizioni, tra le maggiori novità che si profilano all’orizzonte e che, in prospettiva, dovrebbero caratterizzare la nuova normativa, spicca “la squadra di pronto intervento”: un sistema di monitoraggio dei siti ritenuti sospetti, che dovrebbe provvedere, nel giro di 30 giorni, a bloccare quelle piattaforme che operano illegalmente.
In questo senso, l’Autorità è apparsa già molto attiva. Infatti, è storia dei giorni scorsi, l’Agcom ha provveduto a bloccare alcuni link di contenuti violati in rete, e a disattivare molti siti di contraffazione presenti sul web.
Ora, però, torniamo alle novità invocate e ancora non divenute operative. Durante gli incontri del Forum romano, l’Agcom, spera di individuare possibili interventi da effettuare sui brand che fanno pubblicità sfruttando i siti pirata, e su quelli che promuovono servizi a pagamento di contenuti illeciti. E non è tutto. Durante il workshop capitolino, infatti, bisognerà affrontare un’altra annosa questione: quella relativa alla disputa tra gli editori e il motore di ricerca Google, diversamente già risolta in paesi come la Francia ed il Belgio. La controversia, che si trascina da molto tempo, riguarda l’indicizzazione delle notizie on line, che non prevedono il pagamento dei diritti d’autore.