“Abbiamo appreso che il viceministro Romani, già socio di Berlusconi ed ex editore, sta favorendo palesemente Mediaset. Il ministro Berlusconi, d’accordo con il suo vice, si è concesso per la sua azienda una frequenza sul digitale, ancora prima che sia stata indetta la gara. A questo punto non ci stupisce ed è normale che Romani sia stato indicato come suo probabile successore al dicastero che il premier detiene ad interim. Dovrebbero solo dargli il più appropriato nome di ministero dello Sviluppo di Mediaset”. Lo ha affermato in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
Le dichiarazioni di Orlando riaccendono la polemica montata dopo l’articolo di Repubblica dove si leggeva che, dal 23 agosto, nelle regioni italiane dove è già passati al digitale terrestre (Lazio, Campania, Piemonte occidentale, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna), Mediaset ha riacceso la frequenza 770 Mhz-Canale 58 e trasmette invia sperimentale con la tecnologia in alta definizione a piena potenza, i canali Rete 4 HD, Italia 1HD e Premium Calcio 2 HD. La novità era stata interpretata come un modo per le reti del presidente del Consiglio di avvantaggiarsi tecnicamente rispetto alla concorrenza utilizzando, anche solo temporaneamente, delle frequenze che ancora non si sa a chi verranno assegnate in quanto oggetto di futura asta attraverso la procedura del beauty contest. Una gara che deve ancora ricevere il via libera della Commissione Ue la quale probabilmente fisserà dei paletti per assicurare il pari trattamento a tutti i partecipanti.