L’Italia dei Valori ha votato contro l’emendamento al decreto sull’editoria che prevedeva il 10% in più di contributi per le società che hanno Cdr ‘rosa’: «è inaccettabile pensare di remunerare la rappresentanza di genere, un principio di civiltà non può essere legato ad una sorta di ricompensa». Lo ha dichiarato intervenendo in Aula la senatrice Patrizia Bugnano, Capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione Industria.
«Ancora più grave – ha aggiunto – il fatto che l’emendamento fosse applicato ai comitati di redazione delle aziende editoriali, gli organi sindacali preposti alla difesa dei diritti dei lavoratori non possono essere soggetti a nessun tipo di rapporto economico. Si tratta quindi di una proposta inaccettabile, completamente diversa da quella prevista per le quote rosa nei Cda di cui ci siamo occupati qualche mese fa, tanto che il nostro voto in quell’occasione è stato favorevole».
«L’Idv continuerà a portare avanti le sue proposte per garantire il rispetto delle professionalità senza discriminazione di genere, sorprende che il Pd abbia presentato questo emendamento e che il Governo abbia espresso parere favorevole perché – ha concluso Bugnano – la parità tra uomo e donna non si può monetizzare».