Oggi è tornata, nelle edicole di Puglia e Basilicata, la Gazzetta del Mezzogiorno e il direttore Iarussi traccia la linea editoriale. Dopo sette mesi di stop, il quotidiano incontra i lettori ai quali, tempo fa, aveva promesso che la mancata pubblicazione non sarebbe stato un addio ma un arrivederci. E così è stato. Il nuovo numero è firmato dal direttore Oscar Iarussi.
Iarussi ha presentato, in una breve nota, il nuovo corso de La Gazzetta del Mezzogiorno. Che, fedele alla testata, dirigerà il suo impegno facendo della testata una voce per il Sud e per il dialogo Europa-Mediterraneo. Recuperando, così, la vocazione storica di Bari, “capitale” pugliese e meridionale, che ha sempre costituito – non ultima con la Fiera del Levante – un collegamento irrinunciabile tra le diverse sponde del Mediterraneo e il resto del Vecchio Continente, in primis l’Oriente europeo.
Iarussi ha detto. “Sarà un quotidiano fortemente meridionalistico, non campanilistico, di servizio, che farà battaglie culturali sul versante Sud Europa e Mediterraneo”. E dunque ha aggiunto. “Attorno al giornale si vuole costruire una comunità per coinvolgere i lettori in incontri che saranno organizzati al termine della pandemia. Un’attenzione particolare sarà rivolta agli studenti per coinvolgerli nella lettura dei quotidiani”.
Numerosi gli attestati di congratulazioni e di auguri giunti all’indirizzo della redazione de La Gazzetta del Mezzogiorno. Dal mondo politico a quello istituzionale, tutti celebrano il ritorno di una voce storica del territorio. E, con essa, fanno festa al rafforzamento del pluralismo in un’area, come il Sud, dove c’è disperato bisogno di buona informazione e di tante voci che si facciano sentire.