I PROBLEMI DELLE TV LOCALI NEL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE

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Con la transizione al digitale terrestre i soggetti maggiormente a rischio sono, senza dubbio, le tv locali. A tal riguardo l’Associazione Tv Locali FRT sottolinea che le emittenti locali sono chiamate ad effettuare investimenti “al buio” prima ancora di conoscere su quale canale trasmetteranno il proprio segnale. Se il canale digitale assegnato a titolo definitivo sarà diverso da quello analogico (già a suo tempo convertito in digitale) occorrerà sostenere ulteriori costi di adeguamento degli impianti.
Diventa, dunque, indispensabile, che non vi siano ritardi nella pianificazione e conseguente assegnazione delle frequenze. Nel caso della Regione Lazio, la tardiva convocazione del tavolo tecnico dell’Agcom, dovuta a problematiche di coordinamento internazionale, non ancora definitivamente risolte, ha avuto la conseguenza di stringere troppo i tempi tra l’assegnazione delle frequenze digitali. Per le tv locali risulta, pertanto, assai difficile programmare investimenti e pianificare attività di impresa in un contesto caratterizzato da forti elementi di incertezza.
Strettamente collegato alle frequenze è il problema dei c.d. diritti d’uso. Con il passaggio al digitale le tv locali concessionarie in analogico acquisteranno la qualifica di operatori di rete. Ancora adesso non è stato determinato l’ammontare dei diritti d’uso che gli ex concessionari devono corrispondere allo Stato. L’applicazione delle norme vigenti previste in materia dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche, basate sul numero e sulla potenza degli impianti, porterebbe al pagamento da parte delle emittenti televisive locali di somme assolutamente esorbitanti e insostenibili.
Altro problema enorme è quello della pre-sintonizzazione automatica dei canali sul telecomando. In queste aree, in attesa che l’Agcom si pronunci, si stanno moltiplicando i conflitti sulle posizioni 8 e seguenti all’interno dei quali si è venuto a creare un interregno ingovernabile. In queste aree lo stato di confusione è destinato a crescere ulteriormente a causa di quei modelli di decoder e televisori integrati che non mantengono la sintonizzazione dell’utente poiché durante la notte, automaticamente, viene fatto il c.d. “refresh” che riconduce il tv su quanto programmato dal produttore di apparati. (www.frt.it)

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